Doppiette per Caldarini e Benedetti
Quella di Agropoli è forse stata una delle trasferte più numerose a livello Under18 degli ultimi dieci anni. Quantità e qualità hanno contraddistinto un gruppo davvero affiatato che speriamo in futuro ci riservi qualche altra bella soddisfazione.
Sono 9 le volte che si è sentito nominare un’atleta della Studentesca sul podio (primi tre posti), almeno il doppio, se non il triplo per quanto riguarda il podio allargato ai primi 8.
I titoli italiani (il totale nella storia sale a 315) sono addirittura 6 con una ultima giornata devastante che ha visto salire sul gradino più alto ben 4 atleti nel giro di 90 minuti.
Due le doppiette firmate Benedetta Benedetti e Livia Caldarini, entrambe da ragazze del vivaio della Libertas Castelgandolfo.
Per entrambe è stato un bel tour de force con 4 gare. L’allieva di Mauro Leoni, Benedetti, dopo le qualificazioni, ha vinto le due finali. Entusiasmante la gara di peso dove per vincere è servito superare per ben tre volte il primato regionale (Zocchi 14,85, Bertoletti 14,84 primato sociale). Prima 15,02, superato dal 15,22 della Bartolini, poi 15,30 ed infine il 15,79 che la piazza all’undicesimo posto nelle graduatorie continentali al primo anno di categoria.
La gara di disco di domenica si è indirizzata subito nel verso giusto dopo il primo lancio. Dopo tre nulli è arrivato anche il personale che impreziosisce la performance. La doppietta peso/disco negli ultimi anni era riuscita solamente alla Giampietro nel 2015/2016. Peccato per il nono posto di Veronica Gentili; anche lei al primo anno di categoria, brava a qualificarsi col personale (36,87), sfortunata e rimasta fuori dalle otto in finale per una questione di centimetri.
Livia Caldarini ha impressionato nella gara di sabato negli 800. L’allieva di Carlo Festa è partita a 150 metri dalla fine facendo il vuoto tra le e le avversarie. Con 2.09.25 frantuma il suo personale e migliora il primato sociale che apparteneva a Flavia Paoloni (2.11.6 nel 1993). Domenica mattina Livia ha deciso di dettare subito il ritmo dei 1500 nella migliore delle serie e l’ha fatto fino alla fine andando a vincere il suo secondo oro (come la Zenoni nel 2015 a Milano), bissando il successo del 2018 e ipotecando la convocazione in azzurro. Nella seconda serie Martina D’Angeli, all’esordio in un Campionato Italiano su pista, va vicino al personale chiudendo al quinto posto.
Federico Morseletto ha vinto il triplo. L’allievo di Giovanni Longo dopo essersi qualificato al primo balzo, ha esordito in finale con un buon 14,60. E’ cresciuto regolarmente fino al quarto tentativo quando ha esploso un hop, step, jump misurato 15,22. Il titolo di Agropoli fa il paio con la vittoria indoor e mette le basi per la convocazione in azzurro che dovrebbe portare Federico agli Eyof di Baku. Sempre nel triplo Riccardo Pocetta, al primo Campionato italiano, si è fermato in qualificazione con 12,91.
Luce Barbi ha vinto il sesto titolo del weekend, il quarto nella mattinata record di domenica. Il titolo va condiviso col suo tecnico Gianni Bayram che è riuscito a portarla al top nel momento clou della stagione. Fuori per gran parte della stagione, Luce ha esordito in Coppa Campioni a fine maggio col personale, poi domenica nell’ultimo tentativo a 3,60 è stata l’unica a superare l’asticella, scongiurando lo spareggio e mettendosi al collo la medaglia d’oro.
I due argenti arrivano nelle staffette femminili. Sabato il primo con la 4×100 (Noemi Di Marco, Ginevra Ricci, Chiara Fratocchi e Michela Panunzio) che ha vinto la terza serie, battuta solo nella quarta della formazione dell’Atletica Lecco. Domenica nella 4×400 con Alessandra Nobili, Federica Pansini, Ginevra Ricci e Livia Caldarini.
La nona medaglia porta la firma del quartetto maschile nella 4×400. Dopo l’infortunio di Flavio Faraglia nei 200, rimescolate le carte con la 4×100 rivoluzionata (ottavo posto con Giordano, Morseletto, Carella e Khalil) e lo spostamento di Vitullo nella staffetta del miglio. Omar Khalil, Harry Otoghile, Leonardo Vitullo e Luca Spizzichino vincono la seconda serie in 3.23.87, ma l’ottimo crono viene battuto nell’ultimo serie da Busto e Vicentina.
Nei 100 Leonardo Vitullo sorprende anche se stesso e corre fortissimo aiutato dal vento. In finale si ferma a 11.04 (settimo) con vento regolare che migliora il pb di 24 centesimi.
Nel disco Pietro Peron si qualifiica per la finale, ma manca l’acuto. Con l’ottavo posto rimane un pò di amaro in bocca e il rammarico di aver potuto preparare l’appuntamento solo nell’ultimo mese, tornato dal Regno Unito.
Leonardo Pitò non riesce a confermare gli exploit delle ultime settimane e deve accontentarsi del sesto posto in una finale dal livello altissimo. Entony Moretti si ferma a 48,70 con l’unico lancio in qualificazione, giornata no per Valerio Linari.
Nei 200 Riccardo Carella sigla il pb. Nei 400 Luca Spizzichino lima qualche centesimo al personale, ma è squalificato per aver calpestato la linea in curva. Pb per Harry Otoghile. Dawit Albano non riesce ad esprimersi nel doppio impegno 800/1500; così come Leonardo Sottili nei 110hs. Tre nulli per Antonio Severoni nell’asta, mentre Omar Khalil toglie altri decimi al personale portandolo a 56.43, crono che gli assicura l’undicesimo posto. Dopo la bella prova di Firenze Matteo Piervincenzi si migliora ulteriormente e chiude sedicesimo nella 10km di marcia.
Nei 400 Federica Pansini è quarta, come alle indoor. Prova a reagire nel rettilineo conclusivo, ma probabilmente paga la settimana a casa con l’influenza. Talento da gestire (vedi lo stop negli 800) ma che ci darà soddisfazioni.
Anche due sesti posti per Ludovica Giannursini nel giavellotto, frenata da un problema muscolare e Cecilia Rinaldi che butta via la prima giornata dell’eptathlon per poi recuperare nella seconda (4437 punti).
Nel martello Raphaelle Mulumba è quinta col nuovo personale di 56,84 al primo anno nella categoria Allieve. Quinta come Giulia Mezzanotte che completa i 5km di marcia in 26.00; poi Sara Pezzotti, Emma Meneghello e Giorgia Esposito.
Nei 100 Chiara Fratocchi e Michela Panunzio si migliorano ma con troppo vento alle spalle. Nei 200 pb per Panunzio e nono posto per Ginevra Ricci: con il crono di 25.00 l’allieva di Erik Maestri si sarebbe potuta giocare il podio nella finale A, dall’esperienza di Agropoli una bella iniezione di fiducia in vista del futuro.
Nei 2000st Giorgia Forastiero conferma il salto di qualità fatto nell’ultimo mese. Vince la seconda serie migliorandosi di 30″ e chiudendo in spinta (13^). 400hs: Rebecca Ragni non si conferma sui tempi del pb che le avrebbero potuto garantire la finale, squalificata Alexandra Lelerre. Nell’asta Flavia Fabri supera 3 metri e sfiora la finale a 3,20. Nel lungo la migliore è Sara Paolucci con 5,30, ma non basta per la finale. 5,07 per Fratocchi, 4,97 per Velluti. Laura Barbi chiude il triplo con 11,18, nel disco Sabrina Ghannay si ferma appena sopra i 30 metri.
Le Allieve vincono la classifica a punti, quarti gli Allievi: indice relativo, ma confortante in vista delle finali nazionali di Bergamo.
Grazie Ragazzi, avanti cosi!