Due medaglie agli Assoluti di Bressanone
Tanti protagonisti nella rassegna nazionale Assoluti dello scorso weekend in Alto Adige concluso con un argento, un bronzo e qualche piazzamento.
Cecilia Desideri mette la ciliegina sulla torta di una stagione tanto sfortunata, quanto “miracolosa”. Sfortunata per l’infortunio, grave, che l’ha fermata ad inizio marzo; miracolosa, per quello che è riuscita a fare nei mesi successivi, dal recupero record, alla medaglia ai tricolori di Rieti, al minimo per gli Europei ottenuto, ma con tre settimane di ritardo, che fa sognare però in vista delle prossime stagioni. Con 62,94 Cecilia vince l’argento e migliora di quasi due metri il primato personale. Complimenti a Cecilia ed al suo allenatore Nicola Vizzoni che ci hanno sempre creduto.
Daniele Cavazzani è andato molto vicino a vincere il suo terzo titolo italiano outdoor. Dopo due nulli, l’allievo di Andrea Matarazzo ha piazzato al terzo turno il salto da podio con 16,39. Nonostante il problema al piede, che si porta dietro da Firenze, e che non gli ha dato pace per l’intera gara, Daniele ci ha provato fino alla fine. Al sesto salto il suo hop step jump l’ha fatto atterrare lontano, ma non abbastanza per scavalcare Schermbri e Cerro. Arriva il bronzo, la quinta medaglia in 6 anni, per un atleta al quale la Studentesca deve tanto, senza il quale (insieme a tanti altri) difficilmente si sarebbe potuto fare il salto di qualità anche a livello Assoluto.
Gabriele Chilà è quarto nel lungo. Inizia subito forte piazzando 7,70 al primo turno di salti, ma poi finisce il carburante post europei. “Ce l’ho messa tutta, ma fisicamente non ne avevo – ha ammesso Gabriele, anche lui seguito da Matarazzo – ho provato a stare concentrato, ma non è andata”.
Quarto posto anche per Chiara Gherardi. La batteria lascia perplessi e vede la sprinter rossoblu non in grado di reagire dopo la delusione di Boras. Per fortuna in finale scatta la scintilla e nonostante la prima corsia sfiora il bronzo per un solo centesimo e dopo 4 gare torna ampiamente sotto i 24 secondi. Brava e fortunata Alessia Tirnetta. L’allieva di Patrizio Pompei dopo il blackout dei 400 metri, conquista la sua prima finale Assoluta nei 200 sfiorando il personale, ottava.
Quarta Martina Carnevale. Sfiora il personale e questa è già un’ottima notizia perché significa che l’infortunio e i suoi postumi ce li siamo lasciati alle spalle. Ora deve venire il bello. La stagione di Martina non è ancora finita perché sarà la capitana della squadra U23 a settembre, ma il 2020 dovrà essere l’anno della consacrazione a livello Assoluto per l’allieva di Roberto Casciani.
Giovanni Bellini è quinto nel giavellotto. In qualificazione passa il turno al primo lancio; meno brillante in finale dove non riesce a superare i 70 metri. Un pò di delusione per non essere riuscito ad esperimersi al meglio, ma l’allievo di Claudia Tavelli è già pronto per ripartire.
Leonardo Orlandi regala sempre il brivido, ma anche in questa occasione è andata bene. Dopo due nulli alla prova di entrata, opta per il passaggio alla misura successivo e supera l’asticella a 4,70, che gli vale l’accesso alla finale. Domenica mattina valica 4,80, sbagliando 4,95 e cogliendo il sesto posto.
Nove centesimi hanno diviso Giorgio Trevisani dalla finale dei 200, il 23enne rossoblu è quarto in batteria con 21.59.
Nei 400 Valeria Simonelli è la migliore delle nostre in gara e non va lontano dalla finale col suo 55.12; 56.90 per Beatrice Marchetti. Nei 400hs Olga Plachina chiude in 12esima posizione.
Le altre medaglie:
Argento: Sebastiano Bianchetti (peso), Roberta Bruni (asta), Benedicta Chigbolu (400), Simone Falloni (martello)