Twumasi, Frattucci e la 4×200 completano il medagliere
Le lacrime di Martina Carnevale, capace di vincere il suo nono titolo in carriera, sono l’apripista del primo weekend tricolore della stagionale.
La due giorni di Ancona è cominciata nel migliore dei modi dalla pedana del peso donne. L’allieva di Roberto Casciani è tornata a vincere il titolo italiano tredici mesi dopo l’infortunio al piede che l’anno scorso l’aveva tenuta fuori nel periodo clou della stagione invernale.
Con una bella serie sopra i 15 metri è arrivata all’ultimo lancio al secondo posto dietro la Giampietro. Nel lancio che ha chiuso la gara c’era tutta la voglia di rivincita per un 2019 sfortunato, ma con l’ultima spallata ha spazzato via tutto scagliando il peso a 15,78.
La vetrina dei Campionati è per Livia Caldarini. L’allieva di Carlo Festa sbaraglia tutte le avversarie e sia nei 1500 che negli 800 parte in testa e non si ferma più fino a tagliare il traguardo. Un’altra doppietta dopo quella di Agropoli 2019, stavolta nella categoria Juniores, al primo anno di categoria, che le varrà la seconda maglia azzurra nell’incontro internazionale Under20 di Minsk.
L’unico argento della trasferta porta la firma di Joseph Twumasi. Il giovane talento proveniente dalla Vittorio Alfieri di Asti, allenato da Stefania Giulivi, ha impressionato nella finale dei 200. Partito in terza corsia si è lanciato in una splendida progressione che l’ha premiato col secondo posto (21.91) alle spalle del veneto Guglielmi.
Il bronzo lo mette al collo Matteo Frattucci. Il 21enne di Castelgandolfo è secondo nella seconda serie lottando fino all’ultimo metro. Con 1.52.42 ha siglato il personale ed è rimasto in attesa della terza ed ultima serie. Il titolo è andato a Simone Barontini, ma nessun altro ha fatto meglio di 1.52.42 e quindi il terzo posto è rimasto a Matteo. La medaglia rappresenta il giusto premio ad un atleta che si è sempre fatto trovare pronto in ogni occasione e dopo tre medaglie nelle staffette finalmente può festeggiare per l’alloro personale.
La sesta ed ultima medaglia l’ha vinta la 4×200 Promesse donne. Il quartetto composto da Elisa Gani, Valeria Simonelli, Teuta Cala e Caterina Ruggeri è terzo con 1.42.44.
Risultati 8/9 febbraio
Scudetto. La squadra Junior donne vince il terzo titolo della storia. Con 61 punti ha le meglio di Assindustria e Bracco. Oltre ai 24 punti di Caldarini, si aggiungono gli 11 di Chiara Gherardi con l’argento nei 60 e i 9 di Ginevra Ricci, quarta nella finale dei 200 (24.95 in batteria). Greta Fraraccio è 11^ nel lungo (5,56) e ottava nel triplo (si ferma al quarto salto per un problema alla caviglia, 11,94). Caterina Campagna sigla il pb con 1,66 e manca di un soffio 1,69 (12^); Agnese Soli (2,90 nell’asta), Noemi Di Marco (7.98 nei 60) e la staffetta 4×200 è nona con Di Marco, Germano, Bianchetti e Ricci.
La squadra Promesse maschile è terza, ma fino alla squalifica della staffetta avevamo sognato la doppietta. Leonardo Orlandi ha mancato di un soffio i 5,05 e la tattica non lo ha premiato, quarto posto ma con tanta voglia di rifarsi agli Assoluti. Matteo Di Carlo sigla il pb indoor e sfiora i 2,05. Nono posto per Luca Furlani con 7,04 che rimane fuori dalla finale per 4 centiemtri. Giacomo Salvatore è decimo con 8.40, dodicesimo Matteo Bianchini (49.94), giornata no per Filippo Morseletto nel triplo (14,03) e nella staffetta dove nonostante la buona frazione è reo di aver calpestato la linea.
Quarti gli Junior. Leonardo Vitullo è settimo in finale dei 200 (22.44 in batteria), ma è squalificato causa invasione. Si migliora Michele Esposito nei 400 col 50.53. Sesto posto per Massimo Flamigni negli 800 (1.56.10) e ottavo per Marco Ranucci nei 1500. Tre nulli per Tommaso Franceschini nell’asta, mentre la staffetta 4×200 con qualche errore di troppo (giudici compresi) rimane fuori dal podio.
Sesto posto per le Promesse. Martina Turco è tornata a disputare un Campionato italiano e con 3,55 ha guadagnato il settimo posto. Rimane fuori dalla finale Valeria Simonelli con 56,26, pronta a riscattarsi tra due settimane (Alessia Tirnetta assente per un problema all’adduttore). 7.75 e pb per Caterina Ruggeri, 8.90 in batteria e 9.04 per Elisa Gani in semfinale. Pesa come un macigno l’assenza di Flavia Ferrari; aspettiamo con trepidante attesa il rientro di Beatrice Bartolozzi.