Superata quota 900, si punta a mille
Il primo dei tre weekend tricolori che hanno come teatro l’impianto indoor di Ancona si è concluso domenica sera con la conquista della sesta medaglia ad opera della staffetta 4×200 Juniores.
La prima del lotto è stata firmata da Benedetta Benedetti. L’allieva di Mauro Leoni non ha tradito le attese e ha sfiorato i 14 metri vincendo i suo primo titolo italiano nella categoria Under20 dopo i 5 da Allieva. Tecnica per il momento ancora traslocatoria da più garanzie per ora, ma già dalla stagione all’aperto ci potrebbe essere il passaggio al rotatorio per puntare ai 15 metri.
Federica Pansini ne vince due, compiendo un’impresa con un doppio argento. L’allieva di Stefano Giordano dopo la batteria sembrava non poter aver avversarie nei 400 e a giochi fatti il secondo posto con 56.51 lascia un pò di amaro in bocca. Federica ha frenato l’istinto, partendo molto tranquilla rimanendo nelle retrovie fino a ritrovarsi imbottigliata al passaggio ai 200. Nel traffico, rischiando di prendere qualche botta, ha cercato il recupero che si è completato solo in parte col titolo che è andato alla bresciana Almici.
Tre ore più tardi si è presentata sulla linea di partenza degli 800 e anche li, con una bel finale, ha agguantato l’argento e il titolo di vice Campionessa Italiana Under20.
Il terzo argento è di Ginevra Ricci. L’allieva di Erik Maestri torna a correre forte, proprio come nel 2017 quando da Cadetta stabilì la miglior prestazione italiana Under16. Con il secondo posto alle spalle della lombarda Iezzi cancella un tabù salendo per la prima volta sul podio tricolore a livello individuale. Che sia di buon auspicio per una stagione outdoor molto importante. Con 26.01 Chiara Fratocchi ha stabilito il pb.
Leonardo Orlandi ha vinto il bronzo. Con 4,80 quella di domenica non sarà ricordata come la sua miglior gara, condizionata dall'”impalata” della settimana precedente, ma comunque allunga a sei gli anni consecutivi sul podio tricolore.
Come anticipato è la 4×200 a completare il numero di medaglie. Anche il quartetto maschile parte sacrificato in seconda corsia ed è costretto ad una gara al recupero. Parte bene Claudio Giordano, poi il testimone passa a Omar Khalil che si piazza in seconda posizione a ridosso della Vicentina. Matteo Buggea e Massimo Flamigni completano l’opera chiudendo in 1.31.60.
Giacomo Salvatore ha sfiorato il podio di un soffio. In batteria ha sbriciolato il pb nei 60hs tagliando il traguardo in 8.09. L’allievo di Giorgio Frinolli ha poi impensierito il compagno di allenamento Di Panfilo giungendo quarto nella finale Promesse. Grazie al suo miglioramento, esponenziale negli ultimi mesi, la squadra Assoluta ha finalmente trovato un degno sostituto di Luca Trgovcevic.
Quarta anche Diletta Casciotti nella 3km di marcia della categoria Promesse, ma è sicuramente più a suo agio nella distanze più lunghe.
Nella gara record dei 400 Junior Omar Khalil è bravissimo prima sabato a staccare il pass per la finale e poi migliorarsi ulteriormente con 49.76 che gli permette di arrivare quinto.
Anche Matteo Bianchini ha conquistato la finale con gli Under23 e migliorato il personale indoor di un secondo (48.95). Domenica sbanda in partenza e si deve accontentare del sesto posto.
Per la categoria Promesse Valeria Simonelli è la prima delle escluse con 56.51, ma lontano dall’obiettivo. Undicesimo posto per Elisa Gani nei 60hs (9.02). Ottavo Matteo Di Carlo nell’alto (2,02), nono Alfredo Silvestro nell’asta Junior (3,80).
Nella classifica a squadre pesano le assenze di alcuni top: Morseletto, Caldarini, Barbi sono le più importanti alle quali si è aggiunta quella di Marco Ranucci fermo da inizio settimana per un problema al piede.
Uomini ancora in corsa per il titolo con il quinto (Junior) e sesto posto (Promesse); donne in ritardo soprattutto a causa della squalifica della staffetta per l’ennesimo errore di invasione di corsia.