L’arrivederci di Luca
Questa lettera è rivolta a tutti i miei compagni di squadra, ai miei amici, o forse dovrei dire ai miei fratelli. Già, fratelli. Credo sia il modo migliore per definire tutti coloro che mi sono stati intorno nel decennio che ho passato in questa grande Famiglia. Una di quelle con la F maiuscola.
“Onori e oneri”. Ho ancora stampate in testa queste parole, rivoltemi un pomeriggio di Ottobre di 10 anni fa, quando mi informarono che avrei indossato una nuova divisa, quella della Studentesca Cariri. Da allora di cose ne sono successe, e ne abbiamo passate tante: ci siamo arrampicati sul tetto d’Italia, abbiamo vinto medaglie, a volte abbiamo sbagliato; abbiamo gioito e pianto insieme.
Oggi ci chiamiamo Studentesca Andrea Milardi, portiamo sulle spalle il nome e il profilo del Boss, di colui che per molti di noi è stato come un padre, e ora più che mai riecheggiano nella mia mente quelle parole: “Onori e oneri”. Vorrei che tutti voi, sopratutto i più giovani, le teneste sempre presenti. Ricordate che in questa società sempre è stato dato e sempre sarà dato merito a chi si impegna seriamente.
Per quanto mi riguarda, adempiere ai miei doveri da bravo “bardascio” della studentesca non è mai stato un peso: è stato piuttosto fonte di grande soddisfazione, piacere e divertimento. I cds, gli schiaffoni di Andrea, il tifo imbattibile, il lancio del Buf (e di Alba), i bagni di Alberto nella riviera, i baffi, il cuore del Fallons, i calzini bicolore di Dano, le attese infinite tra ricorsi e controricorsi (ma sto scudetto lo abbiamo vinto o no?!), gli striscioni, Angelina e Cesare, i pranzi e le cene come piacciono a noi, dove si magna tanto e si beve di più, e molto altro… Scusate se è poco!
Come forse alcuni di voi sapranno, dall’anno prossimo si aprirà un nuovo capitolo della mia vita. Sono giunto a una fase della mia carriera sportiva in cui sento di dover inseguire i miei sogni, affinchè possa appendere un giorno le scarpe al chiodo senza rimpianti. Il mio obiettivo sarà quello di indossare la maglia rossoblù (ironia della sorte!) della nazionale Serba.
I cds di quest’anno mi hanno dimostrato che la squadra è viva, forte, giovane, e che può ormai fare anche a meno di me. Lascio questa Famiglia con la consapevolezza di aver dato il 110% e di aver ricevuto altrettanto. Non sarà un vero addio, ci vedremo ancora e continuerò ad essere sempre presente e al vostro fianco tutte le volte che scenderete in campo. Con la promessa che un giorno indosserò nuovamente questa maglia rossoblù a me così cara. A presto!
Luca Trgovcevic