Dovrà dire addio alla sua passione per motivi di salute
“Chi mi conosce sa che non avrei mai deciso di farlo.
Chi pensa che avrei potuto decidere di farlo, evidentemente non mi conosce bene.
Lasciare l’atletica, smettere di allenarmi e gareggiare, purtroppo non è stata una mia scelta ma un obbligo imposto dai medici per insormontabili motivi di salute.
In quel maledetto 23 dicembre, dopo un evento accaduto nel corso di un allenamento, mi è stato comunicato che gli sforzi che comporta uno sport a livello agonistico possono causare gravi problemi al mio cuore con esito potenzialmente fatale.
In passato ho attraversato tanti momenti difficili, ma li ho sempre superati con la certezza che ne sarebbe valsa la pena perché la felicità che questo sport ti regala dopo un successo per il quale hai dato tutto te stesso è una felicità vera, pura, tanto forte da riempire l’anima.
Soffrire per la fatica delle ripetute, partire per le trasferte, gestire l’ansia prima della gara, convivere con i dolori da allenamento, piangere per gli infortuni, gioire per i successi, tutto questo non farà più parte della vita. Per sempre.
Con questo se ne va un pezzo di me, una parte importante della mia vita, della vita di Flavia che da 15 anni ha scelto di vivere per gareggiare, allenarsi, amare e soffrire per lo sport, con lo sport, nello sport. Ho vissuto buona parte della mia vita per competere, misurarmi ogni giorno con me stessa, cercando di arrivare sempre al limite e di spingermi oltre e trovando in questo la vera essenza dell’essere un’atleta.
Esco di scena, in silenzio, con tanti bellissimi ricordi e una tristezza infinita per essere costretta ad abbandonare la mia più grande passione. Lascio il mio cuore sulle piste di atletica su cui i miei piedi non potranno più volare”.