Due medaglia rossoblu agli Assoluti
Complimenti a Roberta Bruni che torna sul gradino più alto del podio Assoluto! L’allieva di Riccardo Balloni, in forza al Gruppo Sportivo dei Carabinieri, ha dominato la gara dell’asta, mettendo al sicuro il titolo dopo aver valicato l’asticella con margine a 4,41. Peccato per i tre errori a 4,51 che gli avrebbe sicuramente apertole porte per gli Europei di Torun, ma quello che ci hanno evidenziato queste indoor è che Roberta è tornata ai livelli di prima dell’operazione alla spalla e che all’aperto tornerà a divertirsi.
Per quanto riguarda i nostri ragazzi sono due le medaglie di bronzo.
La più pesante è quella di Daniele Cavazzani. Dopo la delusione di Bressanone e l’infortunio ad inizio 2020 era difficile pensare di poter reagire, per tutti, ma non per lui. Daniele ha cambiato vita, si è trasferito a Modena per lavoro, ha cambiato tecnico (ora è seguito dall’ex avversario di gara Riccardo Serra) e cambiato piede di stacco, proprio per ovviare all’infortunio subito in gara. Ad Ancona si è presentato carico come al solito, in body come da tradizione e profilo di Andrea Milardi sulla schiena. Con 15,81 è arrivato terzo cogliendo l’occasione di tornare sul podio per la 12esima volta in carriera. Un nuovo punto di partenza per la stagione all’aperto che avrà ancora Daniele tra i protagonisti. Noi ci sentiamo di dire Grazie ad un uomo, ormai non più ragazzo, che ha fatto la storia della società e contribuito a crescere per diventare la realtà che siamo adesso.
L’altro bronzo è di Martina Carnevale. Il lato positivo è sicuramente la sua 21esima medaglia in carriera, record che condivide con Lorenzo Valentini. Da sei anni è sempre sul podio in tutte le categorie, cominciano dalla doppietta di Milano nel 2015. Dall’altra parte c’è una prestazione a livello tecnico appena sufficiente che non paga del lavoro svolto in questi mesi col tecnico Roberto Casciani.
Terzo è anche Sebastiano Bianchetti (Fiamme Oro). Il pesista di Contigliano è tornato a gareggiare in un appuntamento tricolore esattamente 12 mesi dopo la sua ultima gara. In mezzo c’è stata l’operazione e tanta riabilitazione, conclusa ad inizio gennaio. 18,91 rappresenta un nuovo punto di partenza.
Tra i quattro atleti presenti della Studentesca c’era anche Emanuele Formichetti. A 37 anni ha deciso di rimettersi in gioco ed al primo colpo è riuscito a conquistare la finale del lungo con 7,19. Non era al meglio e per questo ha deciso di terminare con due salti d’anticipo la gara, ma va sottolineato il grande spirito di squadra; i suoi 6 punti sarebbero potuti essere decisivi.
Si conclude nel migliore dei modi, con la sua prima finale Assoluta, la stagione indoor di Giacomo Salvatore. L’allievo di Giorgio Frinolli, già quarto tra le Promesse, si conferma tra i migliori specialisti in Italia arrivando ottava in una finale di ottimo livello: siamo curiosi di vederlo anche all’aperto nei 110.
Giornata no per Leonardo Orlandi. Per poter sognare di vincere il decimo scudetto a squadre in undici anni ci sarebbe voluto il miglior Orlandi in pedana, ma agli Assoluti ha dimostrato di non aver superato il momento difficile ed in più ci si è messo di mezzo un fastidio muscolare: con 3 nulli è il primo ad abbandonare la gara.
A livello di squadra lo scudetto va alla Vicentina per il secondo anno consecutivo, seconda la Studentesca come nel 2020. Quarte le donne.